S.T.I.s/ Approccio/Diagnosi - Infettivologo

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Infezioni Sessualmente Trasmesse - Generali
S.T.I.s/APPROCCIO SINDROMICO/DIAGNOSI

Nonostante molti patogeni provochino differenti S.T.I.s, alcune di loro possono determinare sintomi (sensazione avvertita dal paziente) simili o sovrapposti e segni (elementi che il medico rileva esaminando il paziente). Alcuni di tali sintomi e segni sono facilmente riconoscibili ed evidenti, determinando ciò che è conosciuto come sindrome (insieme di sintomi e segni espressione di una condizione morbosa).

Le principali sindromi sono:
  • "Perdite" (Fuoriuscita di liquido) dall'uretra
  • Ulcere genitali
  • Linfoadenomegalia (aumento volume dei linfonodi) inguinale
  • Edema (Gonfiore) dello scroto
  • "Perdite" vaginali
  • Dolore del basso addome
  • Infezione oculare del neonato (congiuntivite del neonato)

Il metodo tradizionale di diagnosi è rappresentato dai tests di laboratorio. Mentre nel Mondo Occidentale possiamo affidarci a tali metodiche, nei paesi in via di sviluppo gli stessi non sono così facilmente disponibili per carenze logistico/organizzative e soprattutto per motivi economici potendo essere molto costosi.

E' per tale motivo che l'O.M.S. sin dal 1990 ha raccomandato un "approccio sindromico" (o per sindromi) per la diagnosi e la terapia delle infezioni trasmesse sessualmente.

Tale approccio, che utilizza gli algoritmi (procedura che permette di risolvere un problema mediante sequenze ordinate) risulta più accurato della diagnosi basata sul solo giudizio clinico (anche quando questo è affidato a personale "esperto") raggiungendo in alcuni casi un rapporto costo/beneficio migliore rispetto all'uso dei tests di laboratorio.
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